Proprio nel giorno dedicato all’ambiente, la puzza merdosa, che connota le notti della vallata attorno al depuratore dell’ASI, ha voluto celebrare l’evento con nauseabonde zaffate che sono arrivate sino al centro di Ceccano, ai quartieri occidentali di Frosinone, dall’aeroporto all’ospedale Spaziani, fino alla variante Casilina, a tutta la parte bassa di Patrica. Molti residenti sono ormai stanchi di sostenere una battaglia a suon di esposti e di proteste, che pure, negli anni precedenti hanno spinto la magistratura ad interessarsi del fenomeno, fino alla nomina di un amministratore giudiziario per il depuratore e all’inizio di processi penali. Non bisogna però demordere e anzi far sentire alle istituzioni, chiamate a tutelare la salute pubblica, il dovere di intervenire costantemente a difesa dei cittadini. Il rischio principale è l’abitudine.

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