Li ricordo, ho un immagine viva alla Madonna della Pace: tutti quei signori, che di solito vestivano in maniera molto più modesta, avevano indossato per quel giorno, per il 1° maggio, il vestito scuro, quello della festa, con il garofano rosso all’occhiello della giacca, e sfilavano cantando l’Internazionale. Era una tradizione antica della Ceccano che vantava maggioranze bulgare per la sinistra comunista e socialista. Poi, per anni, a mia memoria, il silenzio totale sulla Festa del Lavoro e dei lavoratori, tranne qualche piccola eccezione. Vogliamo ricordare la Festa del lavoro, su cui si fonda la nostra Costituzione Repubblicana, con un pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita per sostenere la propria famiglia. Ceccano gli ha dedicato un monumento, come ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita per sostenere la famiglia ma anche di tutti coloro che vivono questa dimensione essenziale della vita senza la necessaria dignità.

Auguri a tutti i lavoratori e soprattutto a quanti il lavoro l’hanno perso e ai tanti giovani che lo cercano
per restare aggiornati
Rispondi