Il sampietrino, quel blocchetto di leucitite vulcanica modellata a forma di piramide, da non confondere con i cubetti di porfido da giardino, utilizzato per lastricare le strade di Roma e in particolare Piazza S. Pietro, da cui il suo nome, si sta prendendo la sua soddisfazione, spuntando da sotto l’asfalto, impunemente steso da Palazzo Antonelli in uno degli ultimi tratti che erano ancora pavimentati dai selci, nel camminamento pedonale in via Madonna della Pace. Nessuno ha mai spiegato perché mai sia stata fatta quell’operazione che comunque ora si rivela fallace ed inutile, sfociando in un’ennesima bruttura che ci potevamo certo risparmiare.

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