Come nel caso di Giuseppe e della sua schiavitù, tutto nasce dall’invidia, l’odio è accettato come normale, i fratelli che lo vendono come schiavo superano ogni ostacolo della loro coscienza, si abituano alla violenza. Così può accadere a noi. Sono le parole con cui mons. Spreafico, vescovo di Frosinone, ha iniziato la sua omelia nella Messa per la pace, celebrata venerdì 10 marzo al Sacro Cuore di Frosinone, in concomitanza con le celebrazioni in tutte le diocesi italiane. Commentava il brano del libro di Genesi in cui si racconta della schivitù di Giuseppe in Egitto. Quanta fatica, ha detto il vescovo, ci vorrà per ricostruire rapporti fraterni, tutti pensano che le guerre sono inevitabili, pochissimi credono che sia necessario parlarsi. E, ha concluso il presule, il desiderio di possesso è l’altra fonte di violenza. la storia di tanti paesi è segnata dalla smania di possesso a cominciare dalle risorse naturali. Mai accettare un mondo violento, mai accettare linguaggi di violenza, la vittoria sulla morte di Gesù possa entrare nei cuori di chi fa la guerra e aiuti snche noi a contrastare la logica della violenza.

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