Ha trovato la morte sulla sua moto, scontratasi con un altro veicolo a due ruote, lungo i tornanti che portano alla Madonna della Civita, altre tre vittime di questa interminabile serie di lutti che richiederebbe una seria riflessione da parte di tutti noi. I motori erano la passione di Daniele Materazzo, già allievo del Liceo di Ceccano, chiamato da tutti Poldino, per una vaga rassomiglianza con un personaggio dei fumetti. Una simpatica presa in giro che proprio Daniele aveva fatto assurgere a proprio carattere distintivo. E tanto amava il rombo dei motori, già allora con tutti i ragionamenti sulle marmitte dei motorini da truccare, tanto era dolce e gentile come Poldino. Daniele, grazie perché ti abbiamo conosciuto: vedi un po’ se riesci, lassù, a trovare un sistema per convincerci ad andare più piano, a renderci conto che la vita vale più di un rombo e di una sgommata. Ciao, Poldino

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