Per raggiungere il sito di carico e scarico devono fare un tortuoso percorso per le strade via Badia, traversa di via S. Paolo della croce, e poi via Madonna del Carmine a Ceccano, dove sussiste un’azienda che lavora rottami ferrosi. Stessa cosa al ritorno: e stamattina se ne sono incrociati tre, tre autoarticolati da 44 tonnellate ciascuno. E’ sufficiente guardare in che stato è ridotta la strada che costeggia la ferrovia superveloce per capire quali danni possono subire quelle arterie certamente non realizzate per mezzi così pesanti. Da quello che abbiamo capito, si tratta di una vicenda che si trascina da tanto tempo, con un contenzioso tra l’azienda che lavora i rottami e il comune sito e che ha fatto riempire le strade che conducono verso Colle Alto di segnali con il divieto di transito per veicoli superiori alle 10 tonnellate. Ognuno di quei TIR di stamattina pesava 4 volte tanto.

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