Per tutta l’estate c’erano stati degli operai a sistemare il muro, tutto in pietra serena, a proseguire un motivo architettonico che accompagna tutta via Madonna de’ Loco, con manufatti realizzati in epoche diverse ma con lo stesso sistema, pietre serene scalpellate. Da qualche giorno, invece,una mano di calce ha ricoperto le pietre, probabilmente per uniformare la parte superiore del muro, costruita, in seguito, per fare da contrafforte a cappelle private sempre più imponenti. Il muro originale fu realizzato nel 1928 insieme all’ingresso monumentale del cimitero e appunto l’arch. Jacoboni, progettista del rifacimento, aveva arricchito il perimentro del luogo sacro con un muro che riprendeva il motivo di quelli già esistenti lungo la strada. Ora le pietre, nelle quali era facile individuare anche fossili marini, sono state ricoperte dalla calce. Non si sa se i lavori siano stati eseguiti con il consenso della sovrintendenza, speriamo soltanto che l’intonaco che verrà utilizzato per coprire la calce possa resistuire al muro la dignità persa. Probabilmente si potevano salvare le pietre con una soluzione un po’ più rispettosa del lavoro dell’arch. Jacobucci, progettista anche del palazzo dell’amministrazione provinciale a Frosinone, magari lasciando le pietre ed intervenendo con dell’intonaco antichizzato nella parte superiore. Ma ormai è fatto.


Il muro stava per riprendere bellezza, valore e dignità dell’opera con un impatto visivo di impareggiabile tradizione edilizie. si resta sbigottiiti e sorpresi per la cultura di chi ha dato l’ordine di intonacare il muro in pietra viva e scolpita.