La zona in cui abitiamo, purtroppo, si connota come una delle peggiori dal punto di vista della qualità dell’aria: è il risultato di più fattori che, combinati insieme, ci fanno vivere in una specie di camera a gas. Lo sappiamo ormai da alcuni decenni, da quando cioè le centraline dell’ARPA Lazio, l’agenzia che si occupa dello stato dell’ambiente nella nostra regione, registrano le quantità di polveri e di altri inquinanti diffusi nell’atmosfera. Da qui i folcloristici blocchi del traffico che tutti sanno essere soltanto una misura di bandiera, tanto per dire che si fa qualcosa. Altre misure strutturali (camini, riscaldamenti obsoleti, stufe, filtri…) non vengono adottate. Al ritorno dell’inverno assistiamo puntualmente all’aumento fortissimo degli inquinanti che respiriamo 24 ore al giorno. Se ci rendessimo conto del pericolo che corriamo peri nostri apparati cardiocircolatori, per i nostri polmoni, chiederemmo a gran voce di avere rilevatori di inquinamento atmosferico ad ogni angolo di strada, per sapere se è opportuno o no fare due passi in quel momento e in quella zona. Le polveri purtroppo si diffondono nell’aria e ristagnano per mancanza di vento in molte giornate invernali, sia nei centri urbani che nelle campagne. Così, soprattutto se facciamo esercizio fisico, anche una semplice passeggiata, rischiamo di peggiorare la situazione, respirando più frequentemente. Immaginate con la corsa o con la bici… E questo riguarda tutti, anche i bambini. Li portiamo in palestra o sui campi da gioco perché facciano sport ma respirano anche quantità spropositate di veleni. Ora, occorrono strumenti che ci dicano in tempo reale il livello di inquinamento. SNPA ambiente, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ci prova con il sito Previsioni qualità dell’aria in Italia che dà appunto la qualità dell’aria nel momento in cui lo consultiamo, con la possibilità di riferire il dato anche a piccoli territori. Potrebbe essere utile, per non respirare veleni.

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