Certo due anni d’esilio non hanno giocato a favore, ma ora i carabinieri vogliono riprendere la tradizionale collaborazione con la gente che ha reso l’Arma il corpo di polizia più diffuso capillarmente nel territorio italiano. Ceccano merita un’attenzione particolare, soprattutto per lo sviluppo di alcuni fenomeni delinquenziali difficili da reprimere, e per questo i carabinieri chiedono alle persone di collaborare di più con loro, di chiamare subito il 112 o la caserma nel momento in cui si accorgono di un reato o dell’intenzione di compierlo da parte di qualcuno. Questa vicinanza tra carabinieri e popolazione è l’unica possibilità di controllare il territorio, che deriva dalla conoscenza di ciò che accade, alla creazione di quel rapporto di fiducia che esalta il valore sociale dell’attività di polizia. E’ la funzione della rassicurazione sociale dei carabinieri per cui Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica, dal 1948 al 1955, scriveva che tra i fattori costitutivi del mercato o della piazza ci sono la concorrenza, la disponibilità dei prodotti, la libera circolazione delle merci ma anche i pennacchi dei carabinieri sche svolgono così la loro funzione preventiva e di rassicurazione contro i malintenzionati. E i carabinieri chiedono ai ceccanesi una collaborazione ancora più fattiva. E’ quella che si chiama polizia di prossimità.

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