
79 anni fa, alle ore dieci e quaranta, uno stormo di aeroplani dell’esercito alleato spuntò dalla vetta del monte Cacume e, con lo scopo di colpire la stazione ferroviaria e il ponte sul fiume Sacco, fece cadere centinaia di bombe sul centro di Ceccano.
Quel giorno, il 3 novembre 1943, persero la vita 18 persone (11 dei quali a Borgo Pisciarello, dove venne distrutta la famiglia Cristofanilli), e centinaia furono i feriti. Dopo secoli di pace, la guerra tornava in tutta la sua feroce brutalità ad abbattersi su Ceccano, e in sette mesi, fino alla liberazione del maggio 1944, causò la morte di 102 civili, più centinaia di mutilati e di feriti, segnando per sempre un’intera generazione di ceccanesi.
Qui le testimonianze di quel terribile giorno raccolte nel libro Ceccano e la guerra del Liceo di Ceccano
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