Un parco naturale a nord, comprendente il Bosco Faito e le contrade Colle S. Paolo e Pantano, uno a sud, sulla destra del fiume Sacco, sui terreni vietati alla coltivazione, indicazioni per il riutilizzo delle strutture edilizie già edificate, ma nessuna idea per una nuova mobilità, tranne il riferimento all’Eurovelo5, il granbde progetto europeo per una pista ciclabile che unisca Londra a Brindisi, in cui è inserito anche il territorio di Ceccano, né per il contenimento dell’inquinamento atmosferico. Sono le prime linee che emergono dalla delibera approvata dal consiglio comunale di Ceccano per la rigenerazione urbana della città. Nelle premesse, si fa riferimento alla caratteristica tipica di Ceccano: decenni di mancato controllo del territorio, il governo del partito dei geometri, diffuso in ogni formazione politica, teso soprattutto a costruire, costruire, costruire, hanno portato ad uno stravolgimento della struttura urbana, allungatasi a dismisura nelle contrade. Queste hanno perso così la loro vocazione agricola, trasformando campi, vigne, orti, uliveti in giardini e piscine, inquinando, prive di sistema fognante, falde e fonti ed ospitando la gran parte della popolazione in fuga da un centro storico abbandonato. Potete trovare qui tutti i materiali che sono allegati alla delibera che inizia il processo di trasformazione di Ceccano. Ad oggi, tutto è avvenuto soltanto nelle stanze di Palazzo Antonelli. La legge prescrive, invece, un largo processo di informazione e di partecipazione di cittadini, tanto importante è per ciascun cittadino quello che si sta decidendo. Lo sostiene anche lo statuto comunale che dovrebbe guidare tutte le scelte dell’amministrazione. Nella stessa relazione tecnica, il progettista scrive che sarà fondamentale una forte “partecipazione” consistente nella comunicazione e diffusione, ma anche nel supporto e la formazione, nei confronti dei cittadini ed degli operatori per permettere utilizzare tutti gli strumenti di opportunità o semplificazione che l‘amministrazione ha messo in campo in tema edilizio ed urbanistico dall‘avvio del recepimento della Rigenerazione Urbana. Speriamo che tale informazione e partecipazione non si fermi al partito dei geometri e soprattutto avvenga in un linguaggio chiaro e semplice, comprensibile a tutti i cittadini.

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