E’ l’ultima testimonianza della cinta muraria più esterna della città. Le altre torri sono tutte inglobate nelle abitazioni di via S. Antonio, di via Pietra Liscia, di via Ospedale Vecchio fino a palazzo Antonelli. Ma, proprio tra via S. Antonio che segue esattamente la linea delle mura, e via Pietra Liscia c’è ancora una torre che svetta, staccata dagli altri edifici. La vegetazione l’ha quasi completamente ricoperta. E da più di un decennio che si segnala l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza che però non viene mai effettuato. Nel 2012, dopo che questo blog aveva evidenziato il problema, l’allora consigliere d’opposizione Stefano Gizzi scriveva: E’ semplicissimo: bisogna fare quello che chiedemmo, senza ottenerlo, nel caso delle costruzioni degli ecomostri davanti a Castel Sindici: il Consiglio Comunale si riunisce ed approva una variante al Piano Regolatore che vincola la torre e impedisce la costruzione in difformità alle norme della carta del restauro. Invia la Deliberazione alla competente soprintendenza e la cosa è fatta, poiché c’è la Legge del 2004 che riprende la Legge Bottai e la Legge del 1999 a tutela dei beni architettonici.
Sono passati inutilmente altri 10 anni

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