Non ci sono controlli amministrativi, non possiamo fare niente. E’ il grido disperato del procuratore della Repubblica di Frosinone che dichiara l’impotenza della magistratura e quindi della Repubblica nel reprimere i reati ambientali, la genìa di furbetti che continua a sacricare abusivamente nel fiume Sacco, per evitare le spese di depurazione. La gravissima dichiarazione del dott. Guerriero, pronunciata durante un convegno a Frosinone sulla legalità, evidenzia l’incapacità delle istituzioni nel combattere i reati ambientali che tormentano la Valle del Sacco e che sono rappresentati dalla puzza. Quest’ultima però è soltanto uno degli elementi inquinanti, è quello che dà fastidio, ma tante altre cose vengono impunemente scaricate nel fiume, senza che ci sia alcuna capacità di contrasto da parte delle forze dell’ordine. Da qui l’appello del procuratore di Frosinone a tutte le forze politiche per fare fronte comune nei confronti degli inquinatori, mettere insieme le forze, cercare di snellire le procedure, e finalmente effettuare i controlli amministrativi necessari alle successive azioni delle dorze di polizia.

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