C’eravamo abituati alla pace, non l’abbiamo saputa apprezzare, l’abbiamo data per scontata, non l’abbiamo difesa e l’abbiamo persa. Così mons. Spreafico a Ceccano nella celebrazione per la consacrazione della Russia e dell’Ucraina al cuore immacolato di Maria. Il vescovo di Frosinone ha scelto il santuario fabraterno che il 26 gennaio 1944 fu completamente distrutto da un bombardamento: vero simbolo della pace, particolarmente caro ai ceccanesi, si è riempito oggi per la preghiera chiesta da papa Francesco a tutti i vescovi del mondo. Si chiede la pace a Maria perché lei è capace di capire prima di ogni altro i bisogni degli uomini. Alla celebrazione erano presenti anche le famiglie di profughi ucraini ospitati dalle parrocchie di Ceccano. Mons. Spreafico ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno messo a disposizione le loro case e le loro risorse per accogliere i profughi.

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