Lo si apprende da notizie di stampa: lo ha dichiarato la direttrice generale della Asl, Pierpaola d’Alessandro, durante una conferenza al Cinema Le Fornaci. L’ospedale di comunità è una struttura sanitaria destinata a pazienti che dopo aver avuto un episodio acuto ed essere perciò ricorsi alle cure dell’Ospedale vero e proprio debbano essere ricoverati in un siti residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata. Esso è riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica, non possono tuttavia essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi socio sanitari. Vi possono accedere pazienti con patologia acuta minore che non necessitano di ricovero in ospedale o con patologie croniche riacutizzate che devono completare il processo di stabilizzazione clinica, con una valutazione prognostica di risoluzione a breve termine ( 15-20 giorni), provenienti dal domicilio o da altre strutture residenziali, dal Pronto soccorso o dimessi da presidi ospedalieri per acuti. I pazienti ospitati necessitano di assistenza infermieristica continuativa e assistenza medica programmata o su specifica necessità. Tra gli obiettivi primari del ricovero deve essere posto anche l’aumento di consapevolezza dei pazienti e del familiare/caregiver, attraverso l’addestramento alla migliore gestione possibile delle nuove condizioni cliniche e terapeutiche e al riconoscimento precoce di eventuali sintomi di instabilità.

Quindi il distretto sanitario B sarà organizzato con Amaseno casa di comunità spoke, aperta 12 ore al giorno, Veroli casa di comunità hub; Ceprano casa di comunità hub; Ferentino casa di comunità hub; in grado di coordinare tutti i servizi sul territorio, Ceccano ospedale di comunità; Frosinone ospedale per acuti, con un DEA, di partimento di emergenza, di di secondo livello, con la cardiochirurgia, la neurochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia vascolare, la chirurgia toracica.
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