I carabinieri forestali hanno colpito duro: il giudice dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio tutti i responsabili della gestione del depuratore ASI di Ceccano per una serie di reati contro le leggi ambientali, fra cui quelli relativi alla puzza. come rivela Frosinonetoday, gestendo l’impianto di depurazione Asi di Ceccano nonché omettendo di dotare l’impianto di un sistema di aspirazione e trattamento dell’aria proveniente dalle sezioni più critiche, compromettendo in maniera significativa l’aria circostante e il corpo idrico nel quale venivano immesse acque derivanti dalla lavorazione di rifiuti industriali e urbani, cagionavano una compromissione significativa dell’aria e del suolo. Sarebbe sufficiente ricordare, in proposito, che, in occasione di uno degli episodi di odori molesti, si arrivò addirittura alla chiusura della scuola elementare di Passo del Cardinale
Le parole del GUP suonano pesantissime per tutta la popolazione di Ceccano, di Patrica, di Frosinone, da anni soggetta al puzzo immondo, con l’aggravante che almeno una parte di esso deriverebbe da un impianto a gestione pubblica, pagato cioè dagli stessi soldi dei cittadini, costretti a subirne gli effetti nauseabondi. Naturalmente vale la presunzione di innocenza per tutti gli imputati ma certo la gestione di quel depuratore andrebbe condotta con ben altri metodi. Il processo inizierà alla fine di marzo 2022, presso il tribunale di Frosinone. Il comune di Ceccano si è costituito parte civile.

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