Se fossi stato io sindaco i carabinieri non sarebbero mai andati via da Ceccano ma c’era il commissario che non volle spendere per sistemare locali alternativi. Lo ha dichiarato senza peli sulla lingua il primo cittadino della città vetuscolana, durante la conferenza stampa per il primo anno di mandato. Ed ha anche informato che la pratica per la ristrutturazione dell’edificio, lavori iniziati nel 2015, è ferma al genio civile che deve approvare la sistemazione degli oscillatori sismici sotto l’edificio in fase di restauro. Si tratta di un sistema di molle e di smorzatori in grado di assorbire gli effetti delle scosse sismiche. Caligiore non è sembrato molto ottimista sui tempi della ripresa dei lavori alla caserma di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ora, se davvero i tempi saranno così lunghi, non si potrebbe pensare ad una soluzione alternativa al trasferimento a Giuliano di Roma, a fare ora ciò che non volle fare il commissario?

Insomma, la colpa è sempre degli altri, dei comunisti, dei marziani, ora del Commissario Prefettizio.
Quando cominceranno ad assumersi qualche responsabilità, nel 2087?
Mah…
” … fossi stato io sindaco …”
I lavori risultano essere iniziati nel 2015, di fatto in contemporanea con l’entrata in scena del mirabolante Caligiore 1. Da allora, tranne la parentesi commissariale durata più o meno un anno, ‘sto cesso di paese è stato amministrato (per modo di dire) senza soluzione di continuità dalla stessa banda di fenomeni (ora Caligiore 2).
In sostanza, cinque anni su sei.
E la colpa di questo vergognoso ritardo nella conplusione de lavori sarebbe del Commissario?
Si baloccassero meno con le egidie e coi pupazzetti dei templari e pensassero di più alle vere emergenze del paese, piuttosto.