Di fronte allo scempio che stanno subendo le colture e i boschi, soprattutto nella parte meridionale della provincia di Frosinone, ultimo oggi l’incendio che ha distrutto il parco archeologico del castello di S. Tommaso d’Aquino a Roccasecca, il prefetto Portelli non usa mezzi termini, rimproverando i sindaci di non aver rispettato il piano di prevenzione concordato in primavera. “La prefettura ha trascorso tre mesi, da maggio a luglio, a invitare i sindaci della provincia a rispettare le direttive anti-incendio. Altro non era che la pulizia dei luoghi incolti, dei canaloni di scolo in alta quota, delle strade dove le sterpaglie sono la fonte principale di incendi devastanti e nelle aree urbane dove a bruciare sono stati anche rifiuti che avrebbero dovuto essere smaltiti e non lasciati alla mano di questi scellerati. Questo discorso era da attuare anche ai privati con le sanzioni da parte della Polizia Locale a carico di chi non bonifica i propri terreni. Questo non è stato fatto. La nostra macchina di intervento ha perfettamente funzionato con l’impiego quasi immediato oltre che di Vigili del Fuoco anche delle Protezioni Civili. Non comprendo invece questa sceneggiata del chiedere un canadair non appena si vedono delle fiamme. Ma questo è un altro discorso”.

fonte: https://www.frosinonetoday.it/cronaca/incendi-indagini-procura-prefettura-castello-conti-aquino.html
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