Non sono quelli del castello ma quelli del bilancio e del disavanzo comunale, molto più importanti per la vita di tutti i ceccanesi. Giovedì 19 agosto, il consiglio comunale della cittadina vetuscolana dovrà affrontare un passaggio delicatissimo non tanto per la vita dell’amministrazione quanto per quella di tutti i cittadini: il civico consesso è infatti chiamato a rispondere alle osservazione della Corte dei Conti sul debito accumulato negli anni ( chi dice 3, chi dice 9… ma non sarebbe giusto che i cittadini sappiano tutto con chiarezza?) e procedere successivamente ad una pratica prevista dalla legge che si chiama procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. In questo caso, gli ignari cittadini posso cercare di capire qualcosa da google, che informa: “la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è uno strumento straordinario, previsto per gli enti locali in condizione di grave squilibrio strutturale, volto a prevenire il dissesto ed a ripristinare gli equilibri finanziari, come si legge in un breve saggio di Nunzio Mario Tritto, magistrato della Corte dei Conti, che potete trovare qui . Se abbiamo capito bene, la delibera che adotterà il consiglio comunale di Ceccano, avrà come obiettivo il “salvataggio” dell’ente locale dal dissesto finanziario. Di solito consegue a situazioni di grave mancanza di liquidità causate o da una sovrastima dell’attivo (in presenza, ad esempio, di crediti di dubbia esigibilità) o da spese improvvise. Secondo i rilievi della Corte dei Conti, sempre che. da semplici cittadini, abbiamo capito bene, il comune di Ceccano, per anni, avrebbe vantato di poter riscuotere imposte che poi non si è mai riusciti ad incassare, generando così un fortissimo debito che ora va ripianato. Il consiglio comunale avrà a disposizione due leve. La prima, la più semplice, è però ormai spuntata da un verso: i ceccanesi pagano già le tasse al massimo; dall’altro c’è la ricerca degli evasori e di coloro che eludono le tasse comunali. Stanarli, però, vuol dire diventare antipatici agli elettori, almeno ad alcuni. La seconda leva sta nel taglio delle spese del bilancio il che comporterà probabilmente la non indizione di concorsi, l’impossibilità di realizzare opere pubbliche e di gestire servizi, a meno di non trovare modalità innovative negli stessi. E’ una sfida molto complessa, molto difficile da comprendere per i semplici cittadini. Speriamo bene.

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