Noi abbiamo pulito, perché la puzza era insopportabile ma aspettiamo risposte dagli inquirenti. Lo afferma orgogliosamente Riccardo Del Brocco, assessore all’ambiente del comune di Ceccano, al termine della pulizia del letto fluviale immediatamente a monte di Piazza Berardi, dove la massa dei pesci morti si era accumulata attorno a quella che una volta era la piccola diga artificiale delle portelle, da alcuni anni distrutta e non ricostruita. Il comune è intervenuto per preservare la salute pubblica, visto che il rimbalzo di competenze fra i vari enti che si occupano del bacino fluviale del Sacco e della tutela ambientale rischiava di mantenere i pesci morti lì sotto il ponte Berardi. In un post sul suo profilo personale di facebook, Del Brocco scrive: Questa mattina, di sabato, l’ufficio ambiente del Comune di Ceccano ha predisposto tutti gli atti e avviato la rimozione delle carcasse, con bonifica del sito e disinfestazione dell’area. Tutto questo in 24 ore. Ora attendiamo che le autorità competenti ci facciano sapere. Nel frattempo, ci dimostriamo, ancora una volta, i più operativi. Il comune dunque è intervenuto, perché Ceccano ha il fiume Sacco nel pieno centro cittadino e quindi subisce più degli altri comuni gli effetti dell’inquinamento chimico del corso fluviale: ora attende che gli altri enti responsabili, capitaneria di porto, ARPA Lazio, provincia di Frosinone, carabinieri forestali, organi inquirenti, facciano il loro dovere, sia per quanto riguarda l’analisi della situazione, sia per l’individuazione degli eventuali responsabili della morìa.

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