Frosinone ha consumato il 30% del proprio territorio, quasi 15 chilometri quadrati occupati dagli edifici su un totale di 47. Cassino è al 14% con 12 chilometri quadrati di edifici. Ceccano è al 12% con quasi 8 chilometri quadrati di territorio occupati dagli edifici su un totale di 60 kmq. Si tratta di consumi di suolo elevatissimi, che mettono a dura prova l’ambiente in cui viviamo. Nel solo 2020, Frosinone ha ricoperto altri due ettari di territorio, mentre Cassino poco più di un ettaro e Ceccano oltre un ettaro e mezzo. Lo rivela il rapporto dell’Ispra per il 2020 che potete trovare qui
Gli eccessi nel consumo di suolo portano ad una minore disponibilità di terreno agricolo, all’impossibilità di infiltrazione dell’acqua piovana, allo stoccaggio di migliaia di metri cubi di anidride carbonica, con tutte le conseguenze sul cambiamento climatico.

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