Ha suscitato molto scalpore l’abbattimento di una quercia di oltre 140 cm di diametro nel bosco Celleta a Ceccano. Gli abitanti della contrada sostengono che quell’albero veniva utilizzato per le misurazioni catastali, altri lettori ci hanno segnalato che la pianta abbattuta dalle motoseghe aveva le caratteristiche necessarie per essere inserita nel registro nazionale degli alberi monumentali. Il registro è tenuto dalle regioni su indicazione dei singoli comuni che devono segnalare all’assessorato all’agricoltura le piante del territorio che corrispondono a determinate caratteristiche. la norma infatti recita: Il censimento degli alberi monumentali è realizzato dai Comuni, sotto il coordinamento delle Regioni, sia mediante ricognizione territoriale con rilevazione diretta e schedatura del patrimonio vegetale sia a seguito di recepimento, verifica specialistica e conseguente schedatura delle segnalazioni provenienti da cittadini, associazioni, istituti scolastici, enti territoriali, ecc. Le Regioni, sulla base delle proposte provenienti dai Comuni, provvedono a redigere gli elenchi regionali, previa verifica del rispetto dei criteri per l’attribuzione del carattere di monumentalità degli esemplari censiti. Tali elenchi, una volta approvati con delibera regionale, vengono inviati dalla singola Regione al Mipaaf – DIPEISR – Direzione generale delle foreste, che provvede alla redazione e alla gestione di un elenco nazionale degli alberi monumentali, da tenersi costantemente aggiornato. Potete trovare tutte le indicazioni in questa pagina del Ministero delle Politiche Agricole. La quercia delle Celleta rientrava appieno nelle caratteristiche indicate dal Ministero. E come quella quercia, ormai avviata al fuoco di qualche camino, ci sono tanti alberi che dovrebbero essere inseriti nel registro del territorio fabraterno.

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