Forse c’è qualcosa, o molte cose, che non va nella gestione da parte di Acea in generale, ci scrive una lettrice residente nella zona dove non c’è acqua da tre giorni. In particolare, in questi giorni, ripetutamente chiediamo un intervento che non arriva o ( come recita l’anonimo call center, unico interlocutore consentito agli utenti) l’Azienda ha 48 ore di tempo per poter effettuare un controllo. E sottolineo controllo non per amore di ossessività, ma perché l’ intervento arriva, se arriva, in un momento successivo. Ma, a monte di tutto questo, del disagio intollerabile per i cittadini, soprattutto i più fragili, a monte di un accordo inaccettabile che consente ad Acea un tempo incredibilmente lungo (trattandosi di un bene salvavita come l’acqua) c’è il tema centrale della privatizzazione dell’acqua. Ignorati referendum, comitati di cittadini e in generale l’umano buon senso.

Non potrebbe essere il comune a difendere i propri cittadini nei confronti di Acea? Negli anni precedenti la volontà dell’amministrazione era quella di perseguire un recesso dal contratto che non è andato a buon fine, Ora i rapporti sembrano migliori, tanto che il comune di Ceccano non ha votato contro l’approvazione del bilancio di Acea Ato 5, astenendosi. Magari potrebbe esserci un servizio comunale che, a nome di cittadini, solleciti l’Acea nei confronti delle mancanze d’acqua, delle bollette pazze e di tanti altri inconvenienti.
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