di Sandro Iannaccone e Simone Valesini

di Sandro Iannaccone e Simone Valesini
V Day, ci siamo. Dopo quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti, anche l’ente regolatorio per il farmaco dell’Unione europea, la European Medicine Agency (Ema) ha dato il suo parere positivo per la commercializzazione condizionale (ovvero dettata dallo stato di emergenza in atto) del vaccino contro il coronavirus messo a punto da Pfizer-BioNTech. Parere positivo che, con tutta probabilità, sarà confermato nelle prossime settimane anche per altri due candidati vaccini, quello di Moderna, atteso per il 6 gennaio, e quello di Astra-Zeneca. La campagna di vaccinazione italiana comincia domenica 27 dicembre: a ricevere per primi il vaccino saranno cinque lavoratori dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma – un’infermiera, un operatore sociosanitario, una ricercatrice e due medici – cui seguiranno altre 955 somministrazioni a persone che a loro volta saranno vaccinatori. E poi si dovrebbe cominciare sul serio. Nell’attesa abbiamo provato a riassumere le cinque informazioni più importanti da tenere a mente prima di vaccinarsi.
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