Lo chiamo così, perché mi onorava della sua amicizia: io lo chiamavo comandante per rispetto dell’età, del suo ruolo e della funzione che quest’uomo ha avuto nella vita della nostra città, creando quasi dal niente il Corpo di Polizia Municipale, dandogli prestigio e capacità operativa. Certo non era un uomo facile, soprattutto in un ambiente complicato come quello di palazzo Antonelli dove ti salvi soltanto con la tua competenza.
Ceccano, con la morte del comandante Roberto Reali, perde un pezzo della sua storia amministrativa.

Grazie, comandante, per quello che hai fatto per Ceccano. Arrivederci, Roberto!
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