“Nonostante sia stato deportato ad Auschwitz all’età di 15 anni e sia stato l’unico sopravvissuto della sua famiglia, ho trovato sempre in lui un uomo che raccontava in maniera serena la tragedia della Shoah. Colpiva in lui la saggezza del suo racconto. Nonostante il dolore immane vissuto, mai una parola contro, mai una parola di odio. Emergeva la sofferenza del dramma della Shoah che mai oggi dobbiamo dimenticare”. È un ricordo “personale” quello che mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, ha di Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz.

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