di Ivan Coccarelli, geologo

… il Fiume Cosa
“Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale”
“Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno”“Il sottobacino del fiume Cosa costituisce la porzione centro-occidentale del bacino dei fiumi Liri-Garigliano. Il fiume Cosa nasce dal Monte Vermicaro, ad una quota intorno ai 1750 m s.l.m., si estende per una lunghezza di quasi 35 Km, interessando la provincia di Frosinone e confluendo nel fiume Sacco ad una quota di 124 m s.l.m..Il fiume Cosa presenta numerosi punti di esondazione a monte di Frosinone già per portate relative ad un tempo di ritorno trentennale. Data la conformazione della sezione le esondazioni risultano comunque limitate, interessando le aree limitrofe al corso d’acqua per non più di un centinaio di metri.Un elemento di criticità è rappresentato dal Ponte della Tenuta, in corrispondenza del quale la sezione d’alveo si presenta insufficiente a far transitare le portate trentennali. A Frosinone il Cosa si presenta con una sezione molto incassata, a tratti interessata da muraglioni e opere di sostegno, che confinano l’alveo entro una sezione ben definita. Qualche sezione è interessata da esondazione dall’alveo di magra, esondazioni che però risultano comunque confinate. Un elemento di criticità è rappresentato dal ponte stradale in località Colle Timia (ultimo di una serie ravvicinata di tre ponti). Tale ponte provoca infatti rigurgito a monte con conseguente esondazione della portata centennale. A valle di Frosinone la sezione risulta inadeguata a contenere i deflussi di piena con conseguenti esondazioni. La sezione in corrispondenza del ponte in contrada Colle San Paolo risulta fortemente sottodimensionata. Il livello del pelo libero supera l’estradosso del ponte anche per portate trentennali, provocando allagamenti delle zone limitrofe. Infine si hanno esondazioni nella zona di confluenza nel fiume Sacco, determinate dal rigurgito provocato dagli alti livelli del Sacco stesso”
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