E’ la proposta dell’avv. Bruni, che, vista la latitanza delle istituzioni, chiama a raccolta tutti quelli che possono dare una mano contro la puzza merdosa che viene scaricata addosso a decine di migliaia di residenti nei comuni di Frosinone, Ceccano e Patrica. In un post su facebook, l’avv. Bruni scrive: Propongo di costituire un gruppo di professionisti ceccanesi (avvocati, tecnici, chimici, ingegneri, medici ecc ecc) su base assolutamente volontaria, per studiare le cause dell’inquinamento nonché le eventuali azioni di risarcimento danni nei confronti dei responsabili della puzza che ci opprime. Occorre un comitato di azione legale e tecnica. Un comitato di salute pubblica per la difesa del territorio, sganciato da partiti e associazioni.
Iniziativa lodevolissima per la quale do sin d’ora la mia disponibilità, per quanto possa essere nelle mie competenze. Ma in realtà il comitato già esiste: ci sono i sindaci, il servizio ambiente della provincia, quello della ASL, i tecnici dell’ARPA, la polizia e i carabinieri, i magistrati., l’assessorato all’ambiente della Regione. Sono tutti servizi che la Repubblica ha istituito proprio per la salute pubblica e che dota di strumenti e personale specializzato per questi compiti. Bisogna soltanto farli funzionare davvero, in sinergia fra loro. I sindaci dei tre comuni prendano l’iniziativa, costringano alle loro responsabilità tutti quelli che hanno il compito di intervenire, senza clamori, marce, manifesti ma utilizzando le norme che già esistono a tutela della salute e del benessere dei cittadini.
Quando nello scorso ottobre una fuoriuscita di anidride solforosa provocò l’evacuazione della scuola elementare di Passo del Cardinale, l’ARPA Lazio dovette piazzare un mezzo per la rilevazione della qualità dell’aria. Si cominci a chiedere che questa analisi riprenda e che i sindaci siano informati ora per ora su che cosa respiriamo.
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