Un piccolo post che aveva lo scopo di plaudire a quanti si danno da fare quotidianamente per rendere visitabile il Castello dei Conti ha scatenato un lunghissimo dibattito sui social. Tutto sembra essere stato originato da un intervento dell’assessore Gizzi che non ha gradito l’invito ad incrementare la promozione pubblicitaria del Castello. Potete leggere le parole dell’assessore qui Sui social troverete tantissimi altri interventi alcuni dei quali interessanti altri un po’ meno perché tesi soltanto a stabilire di chi sia il merito di quanto fatto
Il marketing cui facevo riferimento non è quello dei convegni, degli eventi, dei concerti, ma quello rivolto ai turisti, ai milioni di viaggiatori che transitano lungo l’autostrada e che nelle aree di servizio di questo nostro territorio non trovano alcun accenno al castello, o quello della presenza di Ceccano nelle produzioni turistiche degli organismi regionali e provinciali, ma anche quello della semplice disponibilità di dépliant esplicativi del castello, o quello dell’apposizione di cartelli indicatori lungo le tante arterie che attraversano il territorio di Ceccano. Non c’è, che io sappia, alcun cartello che indichi quale sia la strada per raggiungere il castello dei Conti. Ne c’è alcunché nella Stazione Ferroviaria. E’ il marketing che utilizza le nuove tecnologie mentre il bellissimo sito del castello è fermo da un anno, senza che vengano neppure aggiornati gli orari di visita. Tutto qui: non era un rimprovero, era un invito a non trascurare questi elementi che con investimenti trascurabili potrebbero trasformare i due Castelli di Ceccano in un potente motore economico.
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Come sempre c’è chi indica la luna e chi si limita a guardare il dito!
Ciò che dici è vero ed apprezzabile. Sarebbe forse troppo prendere spunto da osservatori imparziali e seguire ogni tanto un buon consiglio, ma i para occhi bloccano la vista troppo spesso.