C’è bisogno di Parola 27 su alessioporcu.it
tutti noi aspettiamo qualcosa, qualcuno che cambi la nostra condizione… aspettiamo e non vediamo nessuno e allora accusiamo l’atteso. Come sempre imputiamo ad altri responsabilità che sono nostre.
Infatti troppo spesso non costruiamo vie, non colmiamo valli, non prepariamo la strada a chi deve venire, a chi vorremmo incontrare, anzi scaviamo valli ancora più profonde, con il nostro orgoglio, la nostra superbia.
Non ci fidiamo, non ci diamo da fare per gli altri, non soccorriamo che ne ha bisogno, scaviamo fossati sempre più alti, con la nostra prepotenza, con il delirio di onnipotenza che ci fa sentire al centro del mondo.
Chi volete che si accosti a tipi così, capaci di divorare amici, affetti, parentele, rapporti familiari, amori, sull’altare dell’orgoglio?
È evidente che la nostra attesa sarà delusa, che tutto si ridurrà ad una stanca ritualità. È perché non sappiamo preparare le vie nel deserto del nostro animo, pieno di tante omissioni, di tanto bene che avremmo potuto fare ma che invece non facciamo.
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