Gli occhi, l’andatura, la spavalderia, la simpatia sono quelli di quando giocava con la nazionale, il Milan, la Juventus, la Roma: Romeo Benetti ha incontrato a Chiavari gli allievi del Liceo di Ceccano, di ritorno dal viaggio ad Avignone. Per il mondiale partivano 22 persone che tornavano completamente trasformate, l’aver indossato quella maglietta azzurra, ascoltato l’inno nazionale schierati in campo costituiscono un’esperienza indicibile che cambia per sempre la propria personalità: così Romeo Benetti, cui il Liceo ha offerto un elaborato grafico di Antonio Zomparelli con i simboli della contea di Ceccano, ha sintetizzato la sua vita da campione sui campi di gioco di tutto il mondo. Due i consigli per i giovani atleti: ascoltare l’allenatore che ha la responsabilità dell’intera squadra e metterci del proprio, per aumentare il valore della compagine. Grande l’entusiasmo fra i giovani che hanno apprezzato l’interessante testimonianza di un campione che ancora oggi tante emozioni suscita tra gli appassionati di calcio di ogni epoca.
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