Il Venezuela si trova a rivivere la più classica delle crisi in stile anni Settanta e Ottanta, caratterizzata da fughe di capitali e calo delle riserve ufficiali in uno scenario di profonda recessione e di elevata inflazione. Ed è un crollo annunciato.
Crollo annunciato da tempo
La crisi venezolana è la triste cronaca di una morte annunciata. Come negli anni Settanta e Ottanta, Caracas si trova a rivivere la più classica delle crisi di un paese emergente, caratterizzata da fughe di capitali e calo delle riserve ufficiali che si sovrappongono a uno scenario di profonda recessione e di elevata inflazione. La sfiducia è talmente profonda che la popolazione inizia ad abbandonare il paese.
Un anno fa di questi tempi era facile prevedere che il Venezuela sarebbe precipitato in una crisi profonda. Ma neppure uno dei più attenti conoscitori della sua realtà era stato in grado di anticipare la precisa dimensione di un disastro che non è più solo economico, ma anche politico-umanitario.
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