Il Comune non interviene, Franz e i suoi epigoni riempiono di scritte e controscritte la città: lo spettacolo per chi arriva a Ceccano comincia dai muri prospicienti la stazione, un affastellarsi di scritte senza alcun ordine o idea, almeno apparente; e poi a Borgo Berardi e a Piazzale Europa dove le scritte ingaggiano un’arraffata battaglia di colori e di idee che poi si stemperano per i puffi tifosi che invitano allo stadio… e così via fino a Piazzale Bachelet, al Castello, sui muri delle scuole… delle chiese, delle abitazioni private.
Le scritte attirano altre scritte… Franz ha tanti imitatori…
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