La città antipedoni se la prende anche con le carrozzine. Pur in presenza di severissime normative tese a garantire a chi ha ridotta mobilità la possibilità invece di potersi spostare senza difficoltà, la situazione di Ceccano a questo proposito è pessima a cominciare dalle vie centrali della cittadina fabraterna: i casi eclatanti di viale della Libertà o di via Matteotti in cui le carrozzine entrano ma non escono dai marciapiedi sono soltanto la punta dell’iceberg di situazioni in cui pali dell’elettricità, segnali stradali, gradini, cemento, asfalto disposto alla rinfusa, marciapiedi infossati e piccolissimi, di fatto riducono le possibilità di un tranquillo e sicuro spostamento per coloro che hanno una mobilità ridotta. Per non citare
ancora quelle strade in cui i pedoni (abili o meno abili) sono costretti ad utilizzare la parte centrale della carreggiata per la mancanza totale di spazi loro riservati: lunghi tratti di viale della Libertà, via Roma, via Madonna de Loco, proprio nell’accesso al cimitero monumentale, via San Sebastiano, Via Boschetto. Non si tratta di costruire nuovi marciapiedi, magari a scomparsa come gli ultimi realizzati, ma di sottrarre spazi alle auto per creare percorsi sicuri per pedoni e ciclisti, come la legge impone. Forse così qualcun altro ancora potrebbe decidersi a lasciare la macchina a casa, spendendo meno e stando meglio.
Ceccano, carrozzine e marciapiedi non vanno d’accordo

Condivido pienamente questo articolo e aggiungo la proposta di sistemare un parco pubblico anche con la possibilità di far lavorare volontari al fine di migliorare il nostro paese e il futuro dei nostri bambini… anche perché di verde ce n’è