Ceccano, l’area su cui sorge S. Maria a fiume non è sottoposta a vincolo archelogico nel Piano Regolatore Generale di Ceccano, pur sorgendo sulle rovine del tempio di Faustina, moglie dell’imperatore Antonino Pio. Lo rende noto l’arch. Zomparelli, intervenendo sul tesoro di S. Maria a fiume, l’inestimabile patrimonio artistico e culturale contenuto a Ceccano, nella bellissima chiesa gotico cistercense. Scrive l’architetto Zomparelli: durante i lavori di ristrutturazione e consolidamento delle fondazioni di Santa Maria a Fiume realizzati con i fondi per il Giubileo del 2000, vennero alla luce le fondamenta del Tempio di Faustina moglie dell’imperatore Antonino Pio, con numerosi reperti catalogati dall’archeologo presente allo scavo ma completamente ignorati e dimenticati…tutto ciò è testimonianza anche del gravissimo errore di non aver vincolato nel P.R.G. l’area archeologica che interessava il tempio di Faustina e il complesso termale nell’ex centrale elettrica adiacente la Chiesa.
Intanto non si potrebbe intervenire d’urgenza e vincolare tutto?
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