Un francobollo da 80 centesimi ricorderà la ricorrenza. Cinquecento anni dalla morte. Cadono il 6 febbraio 2015. Il nome del protagonista, Aldo Manuzio, a molti dirà poco. E forse anche sapere che è stato un umanista e un grande editore sembra, tutto sommato, un fatto lontano. “Roba” per pochi. Se pensate così, sbagliate di grosso, perché Aldo Manuzio non è stato solo un grande umanista e un grandissimo editore, ma anche l’inventore del corsivo e del punto e virgola. Qualcosa, quindi, che usiamo tutti i giorni (per la verità, il corsivo più del punto e virgola) senza esserci mai chiesti da dove arrivassero e chi li avesse inventati. Aldo Manuzio era nato a Bassiano sul versante occidentale dei Lepini, nel 1450. nel territorio che da poco era passato dai De Ceccano ai Caetani. Il nostro conterraneo inventò anche un formato più maneggevole ed economico per i libri e diffuse testi di altissimo livello, molti anche in greco (a casa sua e nella sua tipografia si parlava in greco). Come ci ricorda l’enciclopedia “Aldo morì il 6 febbraio 1515, dopo aver stampato circa 130 edizioni in greco, in latino e in volgare, fra le quali anche opere di contemporanei quali Erasmo, Angelo Poliziano o Pietro Bembo, ma soprattutto i grandi classici, da Aristotele a Tucidide, da Erodoto a Cicerone, da Sofocle a Luciano, Catullo, Virgilio, Ovidio, Omero e molti altri”.
La vita di Manuzio fu un vero romanzo. Pieno di grandi sogni e di opere meravigliose. Di invenzioni e di sorprese.
Qui la voce Aldo Manuzio dell’Enciclopedia Treccani
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