L’esecrazione per il massacro al «Charlie Hebdo» di Parigi ha avuto in tutto l’occidente parole di fuoco e di unanime indignazione. E forse ancora non basta, di fronte alla feroce determinazione dell’attacco, non basta a chiudere la partita. Le parole di rivolta possono diventare vane se non si comprende la ragione dell’accaduto e se si sbaglia, adesso, il da farsi. Nessun crimine si decifra senza indagare la criminogenesi, dicono gli studiosi. Il terrorismo non fa eccezioni. Bisogna trovare il nesso, la concatenazione, le radici motive, gli eventi scatenanti. Prima ancora di giudicare, esplorare le ramificazioni e l’intreccio del male, il suo perché; così solitamente riflette il diritto, ma anche la storia, la psicologia e infine la filosofia.
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