Nella pagina di oggi del calendario diocesano d’Avvento, scritta a più mani da alcuni genitori vicini al Centro Famiglia, si commenta Isaia con una preghiera al Signore affinché “ci doni di vedere la via che ci stai indicando e di percorrerla sicuri della tua presenza”. Eppure nella storia di ogni famiglia è possibile riconoscere dei momenti, più o meno lunghi, in cui questa via sembra momentaneamente smarrita: tante cose vanno storte, e tutte insieme, il clima si fa pesante, e lo si percepisce – a guardarsi dall’esterno – dal venir meno di quell’ironia che, prima, stemperava anche le inevitabili avversità. Altro che quell’atmosfera felice con cui la pubblicità sembra dipingere le famigliole a tavola per la colazione coi biscotti buoni o anche semplicemente quella linearità inviolabile in cui certa predicazione un po’ disincarnata colloca le famiglie “come Dio comanda”. Quando la malattia o il disagio bussa alla porta, ognuno tende a rinchiudersi a riccio, riesce difficile esprimere i propri sentimenti – di preoccupazione o di delusione – nel timore di contagiare anche gli altri. Si fa fatica anche a pregare.
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