
Dall’avv. Stefano Gizzi, già consigliere comunale a Palazzo Antonelli, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
In merito alle vicende amministrative del Comune di Ceccano successive alla sfiducia nei confronti del Sindaco Avv. Manuela Maliziola, desidero manifestare le seguenti osservazioni. Dopo la nomina del Dott. D’Alascio, molti cittadini avevano avuto sentore e speranza di un certo cambiamento nelle abitudini amministrative sclerotizzate e in crisi perenne del nostro municipio. Con un trasferimento che sa tanto di “promoveatur ut amoveatur”, il Dott. D’Alascio, dopo soli tre mesi alla guida del Comune di Ceccano, ha lasciato l’incarico di Commissario Prefettizio di Ceccano. La conclusione di questa esperienza sconcerta veramente sotto ogni punto di vista, ma più di tutto fa riflettere, preoccupa e indigna che il capo dell’Amministrazione Comunale, sebbene per pochi mesi, nel lasciare l’incarico non abbia voluto o saputo rendere pubblica questa decisione con un incontro formale con i cittadini del quinto Comune per importanza della Provincia di Frosinone. Molte sono le domande che si stanno ponendo tanti cittadini normali che non hanno mani in pasta negli “affari” comunali: Come conciliare la nomina del Dott. D’Alascio a Commissario Prefettizio con il suo repentino trasferimento a Roma? Delle due l’una o si sapeva della eventualità di un suo trasferimento ed allora non avrebbe dovuto essere nominato, oppure qualcosa oggi non quadra. Perché il Dott. D’Alascio, a capo di un Comune (certo degradato da decenni di politica di bassissimo livello clientelare) ma che ha alle spalle secoli e secoli di Storia illustre e prestigiosa, non ha ritenuto opportuno doversi congedare pubblicamente con un incontro con i cittadini che ha avuto l’onore di rappresentare, anche se per pochi mesi? I cittadini avrebbero voluto conoscere il suo giudizio su alcuni temi importanti che ripropongo oggi ufficialmente. Che giudizio e che impressione ha avuto il Dott. D’Alascio, persona di indubbia professionalità e preparazione, a riguardo delle seguenti problematiche del Comune di Ceccano: pianta organica e personale comunale; situazione economica del Comune e Bilancio; rapporti con l’Acea; questioni urbanistiche; settori chiave come Ambiente e Inquinamento? E’ un caso fortuito che il Capo dell’Amministrazione Comunale di Ceccano vada via nel silenzio generale e soprattutto con grande sollievo di alcuni dipendenti comunali che avevano visto vacillare il loro piccolo orticello di clientelismo? E’ un caso fortuito che una sua deliberazione riguardante il controllo sulla qualità del lavoro amministrativo dei dipendenti comunali sia stata immediatamente revocata dopo la sua partenza? Spero vivamente che un Deputato della Lega Nord abbia la possibilità di presentare una apposita Interpellanza Parlamentare al Ministro degli Interni Angelino Alfano, affinché venga fatta completa chiarezza su questo caso che non fa brillare per TRASPARENZA le istituzioni pubbliche. Anche questo caso sconcertante conferma la gravità della situazione amministrativa di Ceccano, che avrà certamente bisogno di uno sforzo corale e di ampia e generosa adesione per giungere, finalmente, al rinnovamento amministrativo vero e non di facciata che molti cittadini auspicano.
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