Annullato il provvedimento di nomina del valutatore dei dirigenti al comune di Ceccano: il sub commissario Anna Filippi ha revocato l’atto con cui il commissario D’Alascio aveva provveduto alla nomina di un valutatore per stabilire l’attribuzione dei premi di risultato ai dirigenti del comune. L’incredibile vicenda, che vede in atto uno scontro tutto amministrativo tra funzionari della stessa prefettura, si conclude con un atto di autotutela da parte del Commissario reggente, che alla vigilia della nomina del nuovo Commissario, il 5 settembre ha revocato l’atto emanato dal Commissario che insieme con lei stava amministrando
Ceccano. Nelle motivazioni dell’atto di revoca della nomina del dott. Ippoliti a componente dell’organismo monocratico di valutazione, si cita una lettera del segretario generale del Comune di Ceccano che avrebbe appunto sostenuto l’illegittimità dell’atto di D’Alascio in quanto non adeguatamente motivato, mancante del parere dell’autorità per l’anticorruzione, e per eccesso di spesa. Su questa base il sub Commissario Filippi ha annullato il decreto di D’Alascio in quanto illegittimo per violazione di norme.
Neppure i funzionari della prefettura vanno d’accordo fra loro: sarà interessante adesso vedere cosa farà il nuovo Commissario. Nominerà il componente monocratico? Si asterrà dal farlo? In ogni caso dovrà smentire uno dei suoi colleghi. Viva la certezza del diritto!
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