
Il Corriere Comunicazione ci ricorda l’importanza del digitale nella proposta di Renzi per la scuola. Tante di queste cose sono già realtà al Liceo di Ceccano, Liceo 2.0
di Antonello Salerno
E’ una Scuola 2.0 quella illustrata oggi sul sito in cui Governo presenta i “1.000 giorni” delle riforme annunciate da Matteo Renzi, (passodopopasso.italia.it), e prevede una robusta iniezione di digitale nelle classi. Il piano che sarà sottoposto all’attenzione e condiviso con tutti coloro che vorranno dare suggerimenti o esprimere parerei nel merito, “la Buona scuola”, prevede in due passaggi tutta una serie di innovazioni che erano da tempo nell’aria tra gli addetti ai lavori, ma che ora vengono formalizzate in un piano complessivo di ampio respiro.
La proposta del Governo vede nei concetti di connessione e apertura due punti chiave della propria visione: “Connessione alla Rete, alla conoscenza, al mondo; apertura verso il territorio, la comunità, la progettualità di esperienze emergenti”, si legge nel documento. “Per liberare la scuola ci vuole più connessione, anzitutto digitale. Ad oggi – si legge nel piano – solo il 10% delle nostre scuole primarie, e il 23% delle nostre scuole secondarie, è connesso ad Internet con rete veloce. Le altre sono collegate a velocità medio-bassa, ma con situazioni molto differenziate, e spesso sufficienti a mettere in rete solo l’ufficio di segreteria, o il laboratorio tecnologico; quasi in una scuola su due (46%), la connessione non raggiunge le classi e quindi non permette quell’innovazione didattica che la Rete può abilitare. Più della metà delle classi del nostro Paese, quindi, non può applicare forme di didattica digitale. Un digital divide che non possiamo permetterci, se abbiamo a cuore la nostra scuola”.
Continua a leggere qui http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/29510_renzi-tanto-digitale-nella-buona-scuola.htm
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento