Sono state per anni il rifugio per politici non rieletti, prebende per ricompensare meriti elettorali presentati all’incasso: hanno fatto di tutto: pubblicato libri, fondato musei non visitati da nessuno, promosso attività culturali, poco a che fare insomma con la montagna. Ora, ci informa Daniela Bianchi, consigliere regionale, comincia il processo per la cancellazione. Scrive Bianchi: è iniziato l’iter per una nuova organizzazione dei piccoli comuni della nostra regione. La legge cancella le comunità montane ( costose e poco efficaci) e favorisce l’unione tra i comuni sotto i 5000 ab. ( ce ne sono 254 su 378 comuni) per avere maggiori servizi per cittadini e meno sprechi. Come ? Centrali di acquisto uniche, integrazione dei servizi, uso migliore delle risorse umane e maggiori fondi a chi aderirà spontaneamente. La parola chiave è collaborazione per dare una migliore qualità della vita alle persone che vivono nei tanti piccoli comuni della nostra regione.
Lazio, verranno abolite le comunità montane

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