Il Comune vi spese 8 miliardi di allora per risanare una parte del quartiere di S. Pietro, il più duramente colpito durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale: gli architetti, un pool addirittura, costruirono muraglioni e scalette impraticabili e risanarono anche qualche appartamento, tirando giù una bella casa medievale. Insomma si
spesero bei soldini, pavimentando tutto con porfido cinese, tipo marciapiedi da lungomare.
Ora è tutto ridotto nel modo che potete vedere dalle foto. Complimenti!
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Le scalette di cui parli, carissimo Pietro, più che essere impraticabili, vanno verso il … nulla.
Già, proprio così, analogamente a quanto succede in Via San Quinziano e lungo Via del Pisciarello, oltre il quinto o sesto gradino inizia una selva inestricabile, neanche col machete si potrebbe fare un solo passo, al confronto la jungla birmana è una passeggiata di piacere.
Meglio stendere un velo pietoso, poi, su Via Bella Torre.