L’Acea, gestore dell’acquedotto per gran parte del territorio della provincia di Frosinone, ha chiesto ai sindaci di emanare le tradizionali ordinanze di inizio estate per limitare i consumi di acqua. Ora, tutti speriamo che sia soltanto il copia incolla della lettera degli anni scorsi. Se non fosse così significherebbe che il sistema degli acquedotti della provincia di Frosinone non è n grado di trattenere e riutilizzare le grandi quantità d’acqua che in questi ultimi anni si sono rovesciati sul territorio della provincia. Basterebbe soltanto pensare alla nevicata del febbraio del 2012, o al fatto che, secondo i dati forniti da meteoceccano.it, già sarebbero caduti nei primi 5 mesi dell’anno oltre 700 mm di pioggia a fronte della media di 1 mc annuale. Che fine fa l’acqua piovana? Quanta se ne perde nelle condutture? Quali sono gli standard di riparazione delle perdite segnalate all’ufficio guasti e al numero verde dell’Acea? Per testimonianza personale, a Ceccano, all’incrocio tra via della Valle e via di Colle Rosso c’è una fortissima perdita segnalata da settimana e ancora non riparata. Ma è soltanto uno dei tanti esempi. Ordinanze o efficienza?
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