Il Comune di Ceccano avrebbe rinunciato alla proposta di alcune ditte di sgomberare completamente dalle macerie il palazzetto dello sport crollato più di due anni fa sotto il peso della neve (sic!). Secondo indiscrezioni, il bando di gara sarebbe stato fermato da esponenti della giunta proprio perché alcune ditte avrebbero proposto di fare tutto in cambio dei materiali di pregio, venuti giù il giorno della candelora del 2012: travi lignee, impianti etc. Il Comune in questo modo avrebbe risparmiato tra 35 mila e 100 mila euro. La risposta è stata: no, grazie, meglio l’appalto oneroso, con i soldi dei cittadini. Stanno litigando per questo?
Intanto proprio sul palazzetto dello sport e sulla sua ricostruzione, al palo da più di due anni, si sarebbe pietosamente interrotta la famosa filiera vantata dal pd
“ciociaro” (in questo caso utilizzo l’espressione che non amo ma che, purtroppo, risulta appropriata, soprattutto nell’accezione dei palazzi romani della politica, alla D’Alema, insomma): regione, parlamento, europa… tutto, rigorosamente, in minuscolo…
Il fatto è che, ad oggi, il Conservatorio ha sgombrato… Ceccano no.
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