I frusinati si fidano sempre meno degli ospedali ciociari e continuano a scegliere strutture sanitarie fuori provincia. Lo conferma il «Rapporto sull’attività ospedaliera» dell’Agenzia di sanità pubblica (Asp) del Lazio che ribadisce, con il passare degli anni, un andamento in costante crescita.. In altre parole: ogni 100 residenti bisognosi di cure (residenti nel territorio della Asl di Frosinone) 40 scelgono di essere ricoverati altrove.
Dunque, la mobilità passiva (ovvero i cittadini che scelgono ospedali fuori provincia) resta uno dei principali problemi per l’azienda sanitaria frusinate. Del resto i letti che diminuiscono, il comfort alberghiero sempre più scadente e le sale operatorie ormai destinate solo all’emergenza, non possono certo attrarre pazienti.
Per la cronaca, il più gettonato è l’ospedale romano «Bambino Gesù», segue il «Gemelli», il policlinico Umberto I, il Campus biomedico e la Asl Roma E (che gestisce l’Oftalmico e il Santo Spirito). Infine il San Camillo.
Dal canto loro, i dati degli ospedali ciociari vedono in testa quello di Frosinone (con oltre 12 mila ricoveri in un anno), seguito da Cassino (circa 9 mila), Sora (7 mila), Alatri (5 mila).
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