Oggi ho bisogno di dire il mio: non ci sto! Ebbene io non ci sto a tutta questa sofferenza, non ci sto ad occuparmi di una malattia confezionata ad hoc e legalizzata, non ci sto ad accettare questa tragedia che continua imperterrita la sua corsa. Provate voi a passare giornate intere a sostenere familiari che impazziscono e figli che non accettano e non capiscono.. Pensate se un vostro caro, una persona che amate più della vostra vita, fosse intrappolato in questa rete inestricabile e immaginate di vederlo consumarsi nel giro di una notte nonostante quell’affetto che provate per lui da una vita e che avete cercato ogni giorno di coltivare e alimentare. Riuscite a capire come vi sentireste?
La “battaglia” contro l’azzardo l’abbiamo cominciata non per vana gloria, non per limitarci a spiegare quello che stava succedendo e teorizzare su di esso, ma per dare risposte concrete. Perché quando un giorno ci verrà chiesto: ‘Doveri tu quando …’ non vogliamo dover rispondere che eravamo distratti, anestetizzati, inebriati da una vita di facili promesse e grosse illusioni, concentrati sul nostro piccolo orticello e sordi alle grida di chi soffre…
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