Qualche giorno fa avevamo segnalato il fatto che molti quartieri di Ceccano, anche a ridosso del centro storico, non abbiano un collegamento fognario. La situazione è particolarmente pericolosa in tutte le zone che sono a valle del depuratore di via Gaeta, quindi le contrade Colle Alto, Badia, Cardegna, Valle, Maiura, sulla riva destra del Sacco, e Casamarciano, Farneta sulla riva sinistra. Si tratta di diverse migliaia di abitanti. Sull’argomento abbiamo ricevuto un commento dell’ing. Olmetti che volentieri pubblichiamo
Sono noiosi i commenti sull’incuria del territorio (e la mancanza di un adeguato sistema di fognatura urbana lo è), essendo identici da decenni come un “copia e incolla” . Mediaticamente va sempre a finire che l’establishment di turno dopo aver “scaricato” sui precedenti amministratori, le negligenze e/o trascuratezze nella gestione della difesa del suolo e dell’ambiente, giurano solennemente che i problemi fino ad ora trascurati, saranno “attenzionati” ed in poco tempo risolti. La verità è che poi lasciano tutto come prima, dimenticando in fretta le promesse e continuando a gestire il paese nel solito modo inerte, piatto, clientelare, “pesante e non pensante”. Mi domando perché nel nostro paese non esista una terza via che rappresenti i tanti cittadini, come me, contrari a questo modello di gestione della città? Chissà sé è giunta l’ora di avere una classe dirigente competente, moderna, brillante, fortemente europeista, non legata ai politici tradizionali, che sappia dar spazio al merito per favorire la mobilità sociale, lo sviluppo locale, la cultura d’impresa, la creatività imprenditoriale, l’innovazione, la ricerca come motore di crescita e cultura come fonte di sviluppo. L’invito a tutti è di rifletterci.
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