Più volte abbiamo stigmatizzato la scarsa attenzione di progettisti ed amministratori nell’abbattimento delle barriere architettoniche lungo le strade. A Ceccano ci sono molteplici esempi di tali “disattenzioni”. Una, macroscopica, riguarda il nuovo marciapiedi di via Matteotti, con la congiunzione a Piazzale XXV Aprile. Con una carrozzella è molto difficile intanto accedervi perché dalla direzione Latina un palo dell’illuminazione sbarra il passo e la rampa è sollevata da un gradino creato dall’irregolarità dell’asfalto. Una volta entrati con difficoltà è però impossibile uscire: la rampa intermedia all’altezza delle palazzine del Boschetto corrisponde alle quasi invisibili strisce pedonali ma non c’è alcuna possibilità di ingresso sul marciapiedi corrispondente sull’altro lato. E poi la chicca finale: da quel marciapiedi che scende a Piazzale XXV Aprile non si esce: non c’è rampa di discesa. Eppure si tratta di un’opera pubblica realizzata soltanto pochi anni fa, regolarmente pagata perché progettata ed eseguita a regola d’arte. Sic!
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