Eravamo più di settemila ieri, in Piazza San Pietro, con Papa Francesco.
Tante parrocchie, provenienti da Frosinone, Veroli, Ferentino, Ceprano, Castro dei Volsci, Pofi, Torrice, Monte San Giovanni Campano, Boville Ernica, Ceccano, Patrica, Villa S. Stefano, Giuliano di Roma, Amaseno, Vallecorsa, Ripi, Arnara. Hanno aderito al pellegrinaggio anche tante scuole, tra cui: l’istituto delle Suore Agostiniane di Frosinone, quello delle Francescane di Ferentino, il Seminario di Ferentino, l’istituto S. Bernardo di Casamari e la Santa Giovanna Antida di Ceccano; gli istituti comprensivi di Frosinone, Ceprano, Ferentino, Ripi-Torrice, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Veroli e Pofi; i licei di Frosinone, Veroli, Ceccano, quello Socio-Psico-Pedagogico di Frosinone e l’istituto “Angeloni” di Frosinone. Inoltre, erano presenti anche il personale in servizio presso la Questura di Frosinone, il Piccolo Rifugio, le associazioni Siloe ed Unitalsi.
Abbiamo toccato con mano il senso di essere Chiesa non da soli, ma in unità con la Cattedra di Pietro e quindi con la Chiesa universale. Papa
Francesco ci ha parlato di Maria, Madre di Dio e figura della Chiesa, modello di fede, di carità e di unità. Le sue parole ci hanno toccato nel profondo e sono un invito ad uscire da quell’individualismo che ci rende prigionieri di noi stessi, pronti a difendere le nostre ragioni e a lamentarci con gli altri, mai contenti fino in fondo del dono della vita e della fede che ogni giorno riceviamo dal Signore.
Ha detto il Santo Padre: “La Chiesa è come Maria: la Chiesa non è un negozio, non è un’agenzia umanitaria, la Chiesa non è una ONG, la Chiesa è mandata a portare a tutti Cristo e il suo Vangelo; non porta se stessa – se piccola, se grande, se forte, se debole, la Chiesa porta Gesù e deve essere come Maria quando è andata a visitare Elisabetta. Cosa le portava Maria? Gesù. La Chiesa porta Gesù: questo è il centro della Chiesa, portare Gesù! Se per ipotesi, una volta succedesse che la Chiesa non porta Gesù, quella sarebbe una Chiesa morta! La Chiesa deve portare la carità di Gesù, l’amore di Gesù, la carità di Gesù”. E’ un invito forte a percorrere le periferie esistenziali della nostra terra per portare Gesù, per portare l’amore di Gesù. Se ognuno di noi non si inserisce in questa corrente di amore, ma rimane chiuso nelle difesa del proprio interesse alla ricerca di privilegi e considerazione, non gusterà mai la gioia della vita cristiana, si inaridirà e si perderà dietro se stesso. E la tristezza è infatti spesso conseguenza dell’egoismo e dell’incapacità a guardare gli altri con simpatia.
Ha continuato papa Francesco: “Abbiamo parlato di Maria, di Gesù. E noi? Noi che siamo la Chiesa? Qual è l’amore che portiamo agli altri? E’ l’amore di Gesù, che condivide, che perdona, che accompagna, oppure è un amore annacquato, come si allunga il vino che sembra acqua? È un amore forte, o debole tanto che segue le simpatie, che cerca il contraccambio, un amore interessato? Un’altra domanda: a Gesù piace l’amore interessato? No, non gli piace, perché l’amore deve essere gratuito, come il suo. Come sono i rapporti nelle nostre parrocchie, nelle nostre comunità? Ci trattiamo da fratelli e sorelle? O ci giudichiamo, parliamo male gli uni degli altri, curiamo ciascuno il proprio “orticello”, o ci curiamo l’un l’altro? Sono domande di carità!” Stampiamo nel cuore e nella mente queste parole e facciamole nostre nella vita di ogni giorno, quella delle nostre comunità, nell’incontro con gli altri. Gli altri ci aspettano, soprattutto i deboli, gli anziani, i poveri. Anche i piccoli e i giovani ci aspettano. Ci aspettano le famiglie in difficoltà a causa della crisi. Non lasciamo senza risposta la loro domanda di amore e di sostegno.
Cari amici, ringrazio tutti coloro che si sono uniti al nostro pellegrinaggio alla Cattedra di Pietro per l’Anno della Fede. E chi non era presente, si unisca a noi in spirito e soprattutto nella gioia che questo ha donato a tutti coloro che hanno ascoltato le parole di papa Francesco e che possiamo leggere qui di seguito. Rendiamo lode al Signore per il suo amore. Invochiamo la Vergine Santa perché protegga e guidi tutte le nostre comunità verso Gesù.
+ Ambrogio Spreafico
Vescovo
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